Altro

Dall’opera in lingua inglese di Jim Bran Urth traduco e, autorizzato, trascrivo:

puoi dire che il cielo, nel quale il sole splende, è azzurro; puoi dire che il cielo, nel quale il sole sta tramontando, è rosso intenso; puoi fare raccolte riflessioni sulla vita che scorre, puoi proiettarle nell'arte; puoi spandere i tuoi suoni nell'aria,

MA NON INTERESSERÀ ALL'UMANA CONGREGA.

Troppo impegnata a inseguire le sue mire, le sue brighe, i suoi meschini progetti. Puoi allungare la mano per presentarti, ma se ci sono pettegolezzi di bassa lega, anzi, calunnie a divertire, a precedere la TUA presentazione; se ci sono barzellette inventate ad arte, da recitare, leggende metropolitane da raccontare, peggio, montanare, allora sì, quelle vengono ascoltate con attenzione, quelle vengono memorizzate con cura, amplificate, propalate. Quelle resteranno a futura memoria.

Puoi uscire in istrada a testimoniare la tua presenza sulla terra, puoi far vedere quanto sei alto, se hai un po' di pancetta, di quale colore hai i capelli; puoi ingegnarti per far sentire quanto sai parlare, che belle aspettative hai per l'avvenire, per te e per gli altri; come sei impegnato a costruire un mondo migliore. Puoi uscire di casa per far vedere che sai anche metterti di buzzo buono e regalare sorrisi, sai proporre una speranza. POTREBBE NON INTERESSARE A NESSUNO!

Potresti andare anche in una piazza affollata, sentirti solidale con tutti, ma, non temere, nessuno ti vedrebbe.

NESSUNO TI VEDE COME SEI.

Tutti ti sanno come a essi sfagiola vederti: per sghignazzare, per accusarti a sproposito. Puoi andare tra la gente per farti notare, ma nessuno ti degna di uno sguardo se non appari così come si vuole che tu sia. Chi saprà fare operazioni di sputtanamento acquisterà meriti presso l'umana congrega. La tua autopresentazione scadrà d'importanza, la conoscenza che si ha di te cederà a vantaggio delle fole volanti. Se sei preceduto da una pessima fama, pur falsa, quello che dici e che fai non interessa a nessuno. Tu sei come colui che ha una doppia faccia e una vita nascosta non proponibile.

Tu chiarisci a qualcuno: - io sono cristiano; e mi conficcano coltellate dietro alla schiena! - Quello capisce che sei dilaniato da chissà quali torbide, inconfessabili, oscure e aggrovigliate passioni.ALLORA TI TROVERAI SOLO DAVANTI A DIO. Non ti rimarrà che rivolgerti a Lui, anche se è proprio Lui che ti ha messo e ti mette alla prova. Ti forgia, ma non ti pugnala alle spalle. Jahwè non esaudisce i tuoi desideri, perché essi non sono conformi ai suoi, ma Lui non ti tradisce e non ti tradirà.

Non ti scaccerà.

La gente che ti passa a fianco ti spinge, ti strattona, ti pesta i piedi, oltre tutto, perché non ti vede. Allora stai solo. SOLO dinnanzi a Dio. Con Dio. Il tuo grido di dolore si leverà in alto, come quello di mia madre, da un anno allettata, lasciata senza parola da un insulto di sangue impazzito alla sua mente. Pensi che la morte non sia una tragedia, ma una benedizione. UN MIRACOLO. E non ti viene da piangere. Nemmeno come venne a Cristo, emozionato davanti alla tomba di Lazzaro! Stai solo con Dio. Questo è il fine ultimo. E primo. CON DIO

30/10/2001

agli asini SENZA SPERANZA, ai meschini, ai propalatori di calunnie - di cui dovranno rendere conto -, che mi hanno donato da vivere una tragedia degli inganni dolorosissima

E voi, asini matricolati, che mi avete rovinato la vita, che mi avete massacrato, non mi avete soltanto sghignazzato in faccia e alle spalle SENZA MOTIVO: mi avete anche sguinzagliato dietro la polizia, facendola disperare, e facendole sperperare il denaro pubblico! Ma voi, asini autentici, vigliacchi, nessun male mi avreste potuto fare, se Dio (aleluja!, osanna per Lui!) non ve lo avesse consentito!

Jim Bran Urth
[testicle-scout, ossia, "scovatore d'intere bande di coglioni"]

4/9/2003

il giorno che morirò - che gran bel giorno per me! -, avrò la fortuna che a nessuno salterà in mente di scrivere una biografia su di me: potrebbe scrivere solo sciocchezze: rabbiose calunnie o gratuiti e immaginosi pettegolezzi (quando morirò, si concluderà la mia tragica commedia degli inganni, zeppa d’inventate illazioni, maliziosamente artefatta, sapientemente condita, diligentemente tendenziosa, che mi vuole riferire fatti che non stanno alla mia vita. Il ritratto di una persona mai esistita verrebbe consegnato ai posteri; sarei classificato come l'ennesimo pittore maledetto, pur non avendone io i titoli - nessun torbido pensiero, nessuna inconfessabile fantasia, od oscuro groviglio di scoramenti e angosce, inquieta la mia mente, o il mio animo, checché ne vogliano mentovare l'invidia e la gelosia di persone amene. Qualche sedicente amico, qualche mellifluo parente ha raccolto. - Ho fatto tanto male agli altri, Padre Santo, da doverglielo Tu concedere! -. Tuttavia, la mia Storia, nel bene e nel male, non è quella che mi ha cucito addosso gente testa di cavolo e libertina, amante del dileggio a tutti i costi. Chi vuole avere notizie su di me, le attinga alla mia edicola: non pagherà il giornale!).

Il giorno che morirò, o mio Dio, sarà un giorno di giubilo per me, se Tu, Padre, non mi darai, al momento del trapasso, un dolore fisico da urlare. A causa della mia dipartita, a Te, dolcissimo Padre, chiedo soltanto di preservare da ogni difficoltà quotidiana, sociale, mia moglie e i miei figli, le rare persone che mi avranno voluto bene, di tenerli da conto per Te. Io Ti ringrazierò e Ti benedirò per i Tuoi che avrai salvato: nel nome di Gesù Cristo - «quando sarò in cielo, Padre Santo, a me dovrai dare soltanto il paradiso, perché l'inferno l'ho passato già, qui sulla terra».

21/9/2003